Per avere un effetto calmante immediato attraverso una bevanda che tutti considerano davvero miracolosa, puoi trovare quello che cerchi attraverso il ginseng, ottenuto da una pianta molto apprezzata a livello planetario, nota per le sue proprietà toniche; molto usate sono le radici, che la medicina orientale, cinese e coreana in particolar modo, usano ancora oggi quotidianamente.
Ma, vi chiederete: è possibile coltivare in proprio una pianta di ginseng? Diciamo che non è molto semplice, ma nemmeno impossibile; servirà tuttavia parecchia pazienza, oltre che una dose di buonsenso nel comprendere che si tratta pur sempre di una pianta abituata a climi e condizioni ambientali nettamente diversi rispetto a quelli nostri; ma nulla vieta quanto meno di provarci. Allora, procediamo!
La pianta di ginseng: varietà e proprietà
Iniziamo con il dire che si tratta di una pianta piuttosto complessa, che è presenta innanzitutto due tipi di ginseng tra cui scegliere: quello asiatico, originario della Corea, della Cina e della Siberia, considerato anche il più pregiato; e quello americano, meno potente ma sicuramente con proprietà similari. Il bello del ginseng è racchiuso non tanto sul fatto di poter contare su due tipologie e varianti tra loro differenti, ma sulle proprietà benefiche entrambe in ogni caso possiedono.
In primis, aumentano notevolmente l’energia, che può aiutare a ridurre frasticamente la fatica e migliora anche le prestazioni fisiche e mentali; inoltre potenzia in modo considerevoli anche le difese immunitarie, tendendo a farci ammalare di meno soprattutto in inverno; e migliora anche la funzione cognitiva, la concentrazione e la memoria. Ci sono ovviamente degli effetti collaterali da tenere in considerazione, come l’insonnia, l’ansia e i mal di testa, che insorgono, però, solo se se ne consuma troppo e in modo eccessivamente incontrollato.
Come piantare il ginseng? Ecco 5 trucchi
Coltivare il ginseng è chiaramente molto impegnativo, ma non è per niente impossibile riuscire a ottenere degli ottimi risultati, in particolare se si seguono le indicazioni degli esperti che sanno come permette a questa tipologia di pianta di adattarsi anche alle nostre condizioni climatiche e ambientali. Ecco quindi 5 trucchi che potrebbero facilitarti nell’impresa della coltivazione del ginseng direttamente nel tuo giardino:
- simula l’habitat naturale in cui il ginseng vive e si adatta meglio, creando foreste ombreggiate e umide e utilizzano substrato ricco di humus, ben drenato e leggermente acido
- stratifica i semi, che hanno una dormienza prolungata; significa che hanno bisogno di una temperatura sotto terra di appena 4 °C e per un periodo di tempo pari ad almeno 3 mesi, in modo tale che la germinazione si compia del tutto
- pazienza e costanza: è una coltivazione piuttosto lenta, che va monitorata con attenzione, e che intende procedere anche per un periodo di tempo lungo diversi anni.
- irrigazione regolare, possibilmente a goccia per mantenere umido il terreno e in modo piuttosto uniforme
- protezione dalle erbe infestanti e dai parassiti, che vanno evitati e in caso bisogna intervenire per tempestivamente con trattamenti biologici, se necessario.
Ricordatevi che, essendo una pianta che ha necessità di un tempo davvero lungo per dare i suoi primi frutti, potrebbe essere necessario intervenire per pacciamatura e per preservarne la compattezza di fronte alle variazioni climatiche, soprattutto gli eccessi di caldo e freddo, che possono dare ripercussioni negative sulla pianta. Ricordatevi inoltre di controllare sempre il pH del terreno, che andrà corretto se fortemente sbilanciato.
Il ginseng oggigiorno è una soluzione a cui si avvicinano molte persone, anche non molto inclini alla cultura orientale; questo è determinato alla fama, unita alla fortuna degli effetti benefici che sono racchiusi nei semi di questa pianta così speciale, e allo stesso tempo complessa nel processo di coltivazione, che richiede enormi cure e tanta, tantissima pazienza.