I più conoscitori della cucina italiana sanno perfettamente che si sono degli alimenti che si possono coltivare direttamente nel proprio orto, da dove attingere come e quando capita. Tra questi sono un’ottima soluzione in particolare i cosiddetti bulbi, ovvero quegli ortaggi che crescono sotto terra e lì restano per un tempo più o meno lungo, in attesa che qualcuno li raccolga per consumarli freschi.
Un po’ più speciale, e un po’ più che un semplice bulbo è il porro, che appartiene alla stessa famiglia di aglio e cipolla, ma rispetto a loro ha una parte più delicata, formata da tante foglie bianche chiamate guaine. Inoltre, potendo fare affidamento a un gusto non troppo intenso, si presta facilmente a un uso piuttosto versatile in cucina.
Tutti i benefici dei porri
Ma oltre al sapore delicato e poco intenso, c’è da considerare la presenza di un anti-ossidante che rende il porro davvero pregevole, ovvero la quercetina, utilissima per combattere in primis i radicali liberi, ma poi anche perché ha un effetto anti-infiammatorio in grado di alleviare i sintomi di molte malattie, anche croniche e protegge notevolmente il cuore.
Ma quello che non tutti sanno è che la quercetina contenuta nei porri può aiutare a contrastare i sintomi delle allergie. Infatti, tende a inibire l’istamina, ma ance a stabilizzare i mastociti, cioè le cellule del sistema immunitario coinvolte nelle reazioni allergiche. Una volta che tutto questo viene sottoposto al controllo di questa sostanza, i rischi di una reazioni allergica si riducono, ma ovviamente non scompaiono.
Quando mangiare i porri?
Considerando che è un ortaggio che cresce sotto terra, è facile riuscire a trovare i porri tutto l’anno. Non esiste per questo un periodo preciso in cui è possibile consumarli, o evitare di farlo perché non è la stagione del porro, come avviene con altre verdure o la frutta. Ma ci sono ovviamente delle considerazioni da fare riguardo il suo consumo:
- è preferibile mangiarlo tra gennaio e marzo, quando sono più freschi e ricchi di proprietà nutritive
- sono ottimi per essere mangiati quando hanno foglie verdi e brillanti, e il bulbo è bianco e compatto, senza parti molli
Resta il fatto che non esiste un momento più o meno sbagliato per mangiare i porri; l’importante è tenere conto di tutto quello che abbiamo detto, ma ascoltando principalmente le proprie preferenze personali e, ovviamente, anche la disponibilità del prodotto in quel preciso momento dell’anno. Il prodotto ovviamente fresco avrà tutto un altro sapore.
Qualche altro consiglio ci sentiamo di dartelo e riguarda il modo di mangiarli: puoi optare per mangiarlo come contorno, dopo averli saltati in padella con un filo d’olio, aglio e peperoncino, oppure al forno e gratinati; come un primo piatto, sotto forma di vellutata, o con del riso integrale; altre preparazioni come una torta salta o in una frittata dove il porro può essere aggiunto tagliato a rondelle. L’unica accortezza da usare è la pulizia dei porri prima di cucinarli, perché vanno sciacquati sotto acqua corrente in modo tale che vengano eliminate tutte le impurità, compresi residui di terra.